BPMN ha una serie di regole sintattiche che bisogna rispettare per permettere la comprensione tra autori e destinatari dei diagrammi. Tra queste:
- I messaggi possono avere come punti di partenza e di arrivo attività, pool (partecipanti) ed eventi, ma non gateway
- I messaggi possono essere scambiati tra partecipanti (pool) diversi, mai all’interno dello stesso pool neppure se articolato in sezioni (lane)
- I flussi di sequenza non possono mai coinvolgere partecipanti (pool) diversi, passando da un’attività di un partecipante a un qualsiasi elemento interno ad un altro partecipante
- Gli eventi di inizio e fine nei sottoprocessi di scomposizione devono essere semplici, senza qualifica (ad esempio, non di tipo “messaggio”)
Le regole sintattiche di BPMN sono basate sullo standard ufficiale.
Di solito, però, per fare i diagrammi si usano strumenti di modellazione (qui una lista). Ed è purtroppo probabile che gli strumenti in alcuni casi impongano regole e vincoli non perfettamente allineati con lo standard ufficiale:
- permettendo azioni (di solito, connessioni tra elementi) che le regole sintattiche dello standard proibiscono
- proibendo o omettendo azioni che le regole sintattiche dello standard invece prevedono
Naturalmente, meglio scegliere strumenti che siano il più possibile allineati con lo standard. Se invece non possiamo scegliere ci si adatta, tenendo comunque sempre presente la necessità prioritaria di costruire diagrammi che comunichino in modo efficace.