Competenze a T

In un mondo complesso come il nostro le specializzazioni sono
necessarie. Il “faccio tutto io” funziona solo in contesti limitati, non
in progetti dove è necessario il contributo di varie conoscenze ed
esperienze.

Lo sviluppo di software, in particolare, richiede competenze
specialistiche in diverse aree: competenze relative alla materia
trattata, agli aspetti relazionali e di comunicazione, all’analisi e
design del software e dei dati, tecnologiche. Quando anche solo una di
queste competenze manca, il prodotto finale ha poca qualità.

Le competenze specialistiche sono necessarie. Ma non sono sufficienti. È
necessario che si integrino e che non facciano a pugni tra loro. Cosa
che a volte capita quando tra specialisti di ambiti diversi non si trova
un linguaggio comune, un terreno d’incontro. Quando ognuno vede le cose
dal proprio punto di vista, e percepisce solo i problemi e le
opportunità legati a quel limitato punto di vista.

Come nella storia dell’elefante, nella quale a un gruppo di persone
cieche viene chiesto di toccare l’elefante e di dire poi a cosa
assomigli ciò che sta toccando. Chi tocca le zampe lo confronta a delle
colonne di un tempio, chi tocca la testa a una caldaia, chi tocca la
coda a una fune, chi tocca le zanne a un aratro. Nessuno riesce a
ottenere una visione d’insieme.

Per superare questo limite è necessario che chi partecipa ai progetti di
sviluppo acquisisca, oltre alla propria competenza specialistica, anche
una conoscenza almeno superficiale delle competenze con cui le sue si
devono integrare. Se sono un esperto di analisi dei requisiti, è utile
che sappia quali sono i problemi principali che gli sviluppatori
software devono di solito affrontare. E viceversa. Non devo diventare
esperto di tutto, ma devo sapere come integrare al meglio il mio lavoro
con quello degli altri, e per farlo devo conoscere il loro punto di
vista e le loro criticità.

Bisogna, in altri termini, sviluppare competenze a T. Come recita
Wikipedia, “Il concetto di competenze a T (T-shaped skills), o di
persone a T (T-shaped persons), è una metafora usata nelle assunzioni
del personale per descrivere le abilità delle persone”.

La linea verticale della T rappresenta la profondità delle competenze e
delle esperienze in uno specifico settore, mentre la linea orizzontale
rappresenta l’abilità di collaborare con esperti di altre aree, e di
usare in modo appropriato concetti propri degli altri settori.
Un’abilità indispensabile.

Su questo argomento, anche:
http://www.core77.com/hack2work/2009/09/on_being_tshaped.asp
http://www.noop.nl/2010/06/t-shaped-people.html
http://www.alfonsofuggetta.org/?p=9422

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